July 03, 2017

Ormco/Damon non accetta la realtà? La risposta data all’autorità della pubblicità nel Regno Unito.

Ormco/Damon non accetta la realtà? La risposta data all’autorità della pubblicità nel Regno Unito.

Non molto tempo fa, l’agenzia britannica per gli standard pubblicitari concluse che la pubblicità promossa da Ormco/Damon era fuorviante. In questo post descrivo la risposta della Ormco e condivido le mie impressioni sulla decisione.

Come molti lettori di questo blog sanno, ho spesso sostenuto che, in quanto professionisti, noi dovremmo essere molto cauti nei confronti dei messaggi pubblicitari. Per questo motivo, ritengo opportuno iniziare la discussione di oggi partendo da alcuni punti fondamentali.

 Comportamento etico dei professionisti di area medica.

Se è vero che la regolamentazione dell’etica può variare nel mondo, un principio base è che noi professionisti non dovremmo mai danneggiare i pazienti e che dovremmo sempre anteporre il loro interesse al nostro. Ciò comprende i danni causati dal nostro trattamento, ma anche la richiesta di onorario a seguito di trattamenti che potrebbero essere non efficienti.

Considerando la pubblicità etica, mi farebbe piacere utilizzare la guida del Consiglio Odontoiatrico Generale britannico che chiaramente afferma:

“Se si promuove un prodotto, bisogna essere sicuri di fornire informazioni oggettive, verificabili dall’evidenza.

“Evita di fare affermazioni che possono creare aspettative non giustificate circa i risultati raggiungibili ”

Ho interpretato tali indicazioni in tale senso:

Se è disponibile evidenza, la nostra pubblicità dovrebbe essere supportata dall’evidenza. Se la nostra pubblicità non è basata sull’evidenza, è giusto che ci domandiamo se stiamo lavorando in maniera etica o no.

 Il ruolo del venditore

Questo è più diretto. I nostri colleghi “industriali”, sviluppano e vendono apparecchiature. La loro fedeltà è, innanzitutto, nei confronti della compagnia e degli azionisti. Al fine di promuovere i loro prodotti, ne fanno pubblicità, ciò significa che fanno delle affermazioni. Comunque, sta ad ognuno di noi, in quanto ricercatori clinici, valutare tali affermazioni leggendo ed interpretando le ricerche pubblicate in letteratura.

 Il ruolo dell’evidenza

Ne ho discusso anche in precedenza. L’ interpretazione contemporanea della cura basata sull’evidenza fa perno su questi tre fattori.

1          Esperienza clinica

2          Ricerca

3          L’opinione del paziente

Il concetto importante è che l’evidenza della ricerca, quando disponibile, dovrebbe avere maggior peso rispetto all’esperienza clinica. Tale concetto ci porta all’evidenza sui self ligation. 

Evidenza sugli autoleganti

Attualmente ci sono diversi studi clinici controllati randomizzati ben condotti, revisioni sistematiche e persino una presa di posizione da parte dell’AAO sugli autoleganti. Tutta questa evidenza conduce ad un’unica chiara conclusione

“C’è assenza di evidenza a supporto delle affermazioni circa la riduzione dei tempi di trattamento, il minore numero di estrazioni ed il ridotto discomfort che si avrebbe con l’uso dei bracket autoleganti”.

Ciò è davvero particolare. Di conseguenza, gli ortodontisti che conoscono questa ricerca e continuano a pubblicizzare questi ipotetici vantaggi, agiscono probabilmente in modo non etico. Personalmente ritengo che non si dovrebbe arrivare all’intervento di un’autorità ufficiale per far sì che gli ortodontisti cambino la loro strategia di marketing.

 La decisione dell’Autorità che regola gli standard pubblicitari (ASA)

Ritenendola importante, qualche giorno fa ho pubblicato l’intera decisione. L’Autorità ha così concluso:

“L’evidenza fornita dalla ORMCO non è risultata adeguata al fine di dimostrare che i bracket Damon possano consentire trattamenti ortodontici più veloci e meno dolorosi, rispetto agli attacchi tradizionali”

Ritengo il loro verdetto interessante poiché l’Autorità ha chiesto alla ORMCO di fornire l’evidenza alla base delle loro affermazioni. L’ORMCO ha fornito l’evidenza, ma l’ASA l’ha ritenuta di basso livello. L’Autorità ha richiesto almeno un RCT, ben progettato. E’ interessante notare come l’ORMCO non ha fornito loro l’evidenza derivante dai diversi RCT che sono stati prodotti che non supportano le loro tesi.

Per quanto ne sappiamo, l’ASA ha concluso che la pubblicità era ingannevole.

Pensavo che la questione fosse chiusa qui. Fino ad oggi, quando la ORMCO ha fornito una risposta ad i loro “Dottori Damon” britannici, che può essere verificata qui.

La risposta della ORMCO

I principali punti erano:

Si sono raccomandati con i loro dottori di cessare di usare materiale promozionale che descrivesse la metodica come più rapida e meno dolorosa.

Ben fatto, ma successivamente affermavano…

“Sosteniamo tutte le affermazioni che facciamo paragonando gli attacchi Damon ai tradizionali, essendo basati su più di 20 anni di esperienza e sviluppo”.

“Nonostante il quantitativo di evidenza presentato e le opinioni espresse dai nostri esperti Damon, l’Autorità ha concluso che la prova non è adeguata basandosi sul fatto che non abbiamo potuto produrre risultati derivanti da uno studio clinico controllato, cieco, randomizzato.”

Tali affermazioni mi hanno confuso, ben sapendo la grande quantità di ricerche basate su trial che sono disponibili.

Che ne penso?

Non posso fare a meno di pensare che vi siano dei punti fondamentali.

1          Innanzitutto, gli ortodontisti hanno abboccato alla pubblicità ed hanno promosso un prodotto con scarsa evidenza. Questo è molto importante poiché ,solitamente, nel Regno Unito il trattamento Damon non è garantito dal Servizio Sanitario Nazionale, di conseguenza i pazienti devono pagare questo tipo di cura. Questo è il motivo della mia preoccupazione.

2          I trials sono stati pubblicati e gli ortodontisti li hanno ignorati nella loro attività promozionale. Ciò dà origine alla questione etica.

3          L’autorità è giunta ad una decisione, e l’ORMCO non ha menzionato questi trial nella lettera ai “ dottori Damon”.

Attualmente, il Regno Unito è un posto strano. Abbiamo un Governo indebolito che ci dice che va tutto bene, nonostante vi siano evidenti problemi di natura socio economica. Forse pensano che siamo tutti creduloni. Non so a chi credere. Inizio ad essere infastidito dal fatto che questa filosofia del tipo “va tutto bene” stia invadendo anche l’ortodonzia. Mi farebbe piacere chiedere ai “Dottori Damon”, alle Società ortodontiche, agli organizzatori delle conferenze (che ricevono i guadagni delle pubblicità), agli enti di controllo ed agli ortodontisti: “davvero pensate che va tutto bene?”

Devo citare i Pink Floyd…che ne dite di questi versi da The Dark Side of the Moon…

“Il pazzo è sull’erba

ricordando giochi e catene di margherite e risate

Bisogna tenere i pazzi sulla retta via”…

 

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