May 08, 2017

Un altro studio sulla tecnica Piezocision e sulla velocizzazione dei movimenti dentari

Un altro studio sulla tecnica Piezocision e sulla velocizzazione dei movimenti dentari

 Tutti noi vorremmo far muovere i denti più velocemente. A me, però, non è chiaro se ciò si può fare. Questo nuovo studio sul piezocision ci fornisce qualche informazione in più.

I giornali scientifici stanno pubblicando un numero sempre crescente di progetti di ricerca circa i metodi per poter velocizzare gli spostamenti dentari. La maggior parte dei trial dimostrano che non c’è evidenza a supporto dei nuovi approcci. Lo European Journal of Orthodontics ha appena pubblicato questo nuovo studio che aggiunge qualcosa alla nostra conoscenza.

Il trial è stato condotto da un gruppo del Connecticut

Efficiency of piezotome-corticision assisted orthodontics in alleviating mandibular anterior crowding—a randomized clinical trial

Flavio Uribe et al

EJO on line: advanced access. DOI: 10.1093/ejo/cjw091

Nell’introduzione gli autori sottolineano che l’evidenza a supporto della tecnica piezocision è piuttosto debole, nonostante ci sia stato uno studio che ha dimostrato una riduzione del 43% del tempo di trattamento. Lo scorso anno ho commentato questo studio.

Che cosa hanno fatto?

Gli autori hanno realizzato questo trial per valutare se la corticotomia realizzata mediante chirurgia piezo riuscisse a ridurre i tempi di allineamento degli incisivi inferiori. E’ stato quindi realizzato un RCT a due bracci ed il PICO (PICR) era:

Partecipanti: pazienti ortodontici adulti con affollamento inferiore, trattati senza estrazioni e con brackets autoleganti

Intervento: Incisioni corticali realizzate mediante chirurgia piezoelettrica

Controlli: Pazienti trattati con approccio ortodontico tradizionale, senza incisione

Risultato: tempo necessario per ottenere l’allineamento, quest’ultimo definito come Indice di Irregolarità di Little minore di 2 mm.

Hanno effettuato una randomizzazione a blocchi per assicurarsi che vi fossero gli stessi numeri nei gruppi. Dopo aver ricevuto consenso informato, i partecipanti stessi estraevano, da una scatola, una busta sigillata contenente il loro tipo di trattamento.

 Cosa hanno trovato?

Non vi erano differenze tra i gruppi all’inizio ed alla fine dei trattamenti. I risultati del tempo di allineamento sono inseriti nella tabella

Conventional bracketsDamon Brackets
Treatment duration (months)14.5 (95% CI 12.7-16.3)12.25 (95% CI 10.55-13.95)
PAR score00
Gingival Index1.51.5

Risulta chiaro come non vi sia differenza tra i due diversi tipi di trattamento ortodontico.

Gli autori hanno sottolineato come il Comitato Etico del loro istituto abbia consentito un taglio profondo solo 1 mm e non 3, come generalmente raccomandato. Ritornerò successivamente su questo punto perché è importante.

Cosa ne penso?

Ho la sensazione che questo studio sia simile a diversi altri trial che saranno pubblicati. In generale lo studio è stato condotto bene e descritto molto chiaramente. Non ho particolari lamentele da fare sul metodo ed i risultati sono utili. E’ interessante notare come questo sia un ulteriore studio che ha analizzato questa tecnica concludendo che non vi è evidenza che le incisioni corticali con chirurgia piezo possano velocizzare gli spostamenti dentali.

Tuttavia, dobbiamo essere cauti con lo scartare completamente le incisioni corticali col piezo. Ciò perché gli autori non hanno seguito i pazienti fino alla fine dei trattamenti. E quest’ultimo è il risultato importante. Comunque, personalmente, non riesco a visitare pazienti che desiderino di ricevere incisioni corticali ad ogni appuntamento di controllo. Di conseguenza, i risultati di questo studio aggiungono qualcosa alla nostra conoscenza.

La decisione del Comitato Etico

Occasionalmente, all’interno di una pubblicazione possiamo ritrovare un’affermazione particolarmente importante. In questa pubblicazione la frase è rappresentata dalla decisione del comitato etico. E’ importante il fatto che il Comitato Etico non fosse pronto ad acconsentire incisioni corticali più profonde. Ciò’ è motivato dal fatto che avevano timore che fosse probabile ledere le radici dei denti.

In altre parole, temevano che il trattamento “raccomandato” fosse particolarmente rischioso. Questo è un chiaro esempio del fatto che gli operatori possono sottoporre i loro pazienti a procedure rischiose se effettuano nuovi trattamenti senza una valutazione esterna. Ancora, quando c’è bisogno che una nuova tecnica sia regolamentata, significa che l’organismo esterno la trova non sicura . Di conseguenza, mi domando se coloro i quali praticano queste tecniche potenzialmente ignorino rischi circa la sicurezza.

Riassunto

Come al solito, provo a riassumere il grado di conoscenza attuale

“La Piezocision è una nuova tecnica, relativamente invasiva, che attualmente non è supportata da evidenza scientifica. Inoltre, valutazioni esterne hanno suggerito che ci potrebbero essere dei rischi di lesioni radicolari, se la tecnica dovesse essere eseguita come da protocollo ideale”.

Abbiate buona fortuna ad ottenere i consensi dai pazienti, dopo aver spiegato tutto ciò. O per caso i colleghi che utilizzano la piezocision non spiegano tutto in maniera dettagliata?

Traduzione: Roberto Stradi

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