Attenzione al Cone Beam: sembra non faccia proprio un gran differenza?
Attenzione al Cone Beam: sembra non faccia proprio un gran differenza?
Penso che le immagini Cone Beam siano fantastiche e sembra che mi rendano la diagnosi più facile ed accurata. Ma, è proprio vero? Questo nuovo lavoro dello EJO ci fornisce una prospettiva interessante…
Helena Christell et al
EJO: Advanced access DOI: https://doi.org/10.1093/ejo/cjx039
Lo studio è stato condotto da gruppi di Malmo, Svezia e Manchester, Inghilterra del Nord.
L’introduzione della tecnologia Cone Beam CT ha la potenzialità di cambiare la professione ortodontica grazie alle sue chiare immagini. Ciò nonostante, non sappiamo se i costi e le radiazioni aggiuntive siano del tutto giustificate. E’ importante capire se l’introduzione della tecnologia possa portare a cambiamenti sia delle decisioni che dei risultati. Questa è la domanda che gli autori si sono posti nel presente lavoro, molto interessante, che riguarda la decisione del piano di trattamento, in casi di canini mascellari con anomalie d’eruzione.
Volevano valutare
Se c’erano differenze nelle decisioni cliniche, quando queste erano basate su immagini convenzionali piuttosto che CBCT.
Il costo per produrre piani di trattamento differenti.
Cosa hanno fatto?
Hanno condotto un questionario attraverso il web, circa la scelta del piano di trattamento, che era così composto
I dati dei pazienti
Gli autori hanno selezionato i dati di 12 pazienti con problematiche eruttive di un solo canino superiore. E’ importante sottolineare che i pazienti non avevano altri motivi per sottoporsi ad un trattamento ortodontico.
I casi avevano due radiografie intraorali periapicali, con angolazioni differenti, una radiografia panoramica ed immagini Cone Beam CT
I partecipanti clinici
Gli autori hanno spedito e.mail a tutti i soci della società svedese di ortodonzia chiedendo se volevano prendere parte dello studio. 112 di 314 risposero positivamente.
Le valutazioni
Hanno spedito il link del sondaggio agli ortodontisti. Hanno attribuito ad ogni ortodontista quattro casi su dodici. Gli ortodontisti hanno visionato i dati in due momenti differenti. Nel primo, hanno visionato due casi con le rx indorali e panoramiche (M1) e due casi con le CBCT e le radiografie panoramiche (M2). Successivamente, almeno due settimane dopo, hanno ripetuto la valutazione, con inversione nella presentazione delle immagini radiografiche.
Ciò significava che lo stesso caso fu valutato con immagini differenti, ad un intervallo di tempo di almeno due settimane
Agli ortodontisti fu chiesto di effettuare il piano di trattamento dei casi, secondo le seguenti opzioni:
- Nessun trattamento
- Trattamento ortodontico non estrattivo
- Trattamento ortodontico con estrazione del primo premolare
- Trattamento ortodontico con estrazione di un incisivo laterale superiore
- Trattamento ortodontico con estrazione del canino con problemi di eruzione
In aggiunta hanno registrato la confidenza nella decisione usando una scala a cinque punti
Costi
Hanno di seguito calcolato i costi relativi delle immagini radiografiche
Statistica
Hanno calcolato l’accordo tra gli ortodontisti e nell’ambito dello stesso ortodontista, ed ogni differenza nei piani di trattamento in funzione delle diverse immagini esaminate
Cosa hanno trovato?
Hanno preso parte al sondaggio 112 ortodontisti
Valutando il confronto tra i diversi metodi d’indagine, hanno riscontrato che il grado di accordo nei piani di trattamento variava in un range compreso tra il 100%, in un caso, e il 12.8%, in un altro.
L’opzione più frequente degli ortodontisti fu la terapia non estrattiva, scelta nel 66% dei casi con analisi M1 e nel 64% con M2. Ciò significa che la CBCT non aveva prodotto alcuna differenza.
In un solo caso, il piano di trattamento è stato cambiato con la CBCT (il 79% delle volte). Si trattava di un paziente con riassorbimento di un incisivo laterale.
E’ importante che, in tutto, 107 piani di trattamento su 445 (24%) risultarono cambiati sulla base dei record M2 rispetto agli M1. Inoltre, non vi fu differenza nella confidenza tra la decisione presa con le tecniche differenti.
Il costo medio di M1 era 99€, di M2 134€. Fu calcolato che il costo medio aggiuntivo per piano di trattamento, cambiato dopo valutazione della CBCT, ammontava a 143,88€.
La conclusione finale fu;
“I risultati non supportano l’uso routinario della CBCT per i pazienti con anomalie di eruzione dei canini mascellari”.
Cosa ne penso?
E’ uno studio complesso che spero di aver interpretato correttamente.
Inizio con i punti positivi. Penso sia stato condotto bene. Hanno disegnato l’esperimento in maniera logica. Hanno selezionato un vasto numero di casi che rappresentavano problemi clinici comuni. L’ampiezza dei campioni era chiara e fu stata basata su dati precedenti. E’ importante che i valutatori erano tutti ortodontisti specialisti, è ciò ha dato allo studio validità esterna.
Ad essere molto critico, ho la sensazione che anche questo studio, come molti altri, sia del tipo a “natura morta”, poiché non include la possibilità di esaminare il paziente. Inoltre, la distanza di due settimane era piuttosto ridotta. Ciò potrebbe aver permesso agli ortodontisti di ricordare le decisioni prese nella prima valutazione. Comunque occorre ricordare che non stiamo valutando la ripetibilità, quanto piuttosto l’influenza di informazioni aggiuntive. Di conseguenza, anche se gli ortodontisti ricordavano la prima decisione, era lecito che venisse cambiata in funzione delle nuove informazioni.
Penso anche che sia interessante che il caso con il maggior numero di decisioni cambiate risultò essere quello con il riassorbimento dell’incisivo laterale. Sembrerebbe che la CBCT abbia aiutato a vedere meglio la lesione radicolare. Se da un lato tale argomento potrebbe essere utilizzato per richiedere un numero maggiore di CBCT, dobbiamo considerare l’entità dell’incidenza dei riassorbimenti delle radici degli incisivi laterali. Non sono sicuro che tale valore sia noto, di conseguenza l’uso routinario di CBCT potrebbe non essere giustificato per l’analisi di un evento così raro. Ciò nondimeno, tale valutazione dovrà essere considerata in studi futuri. Probabilmente questi lavori potrebbero essere utilizzati per valutare quante CBCT dovrebbero essere effettuate per cambiare un piano di trattamento “scorretto”.
Infine, bisogno ricordare che questi risultati sono molto simili a quelli di altri studi. Questi dimostrano che l’aggiunta di CBCT non cambia in maniera fondamentale il piano di trattamento. Di conseguenza tale studio aggiunge evidenza in questa area così importante.
Cosa ne penso delle conclusioni?
Penso che la conclusione dello studio sia molto rilevante nella pratica clinica quotidiana. E’ importante che gli autori abbiano chiaramente affermato che l’uso “routinario delle CBCT” non è indicato. Sono d’accordo. Dovremmo aumentare la dose di radiazioni ai nostri pazienti solo se siamo convinti che le informazioni aggiuntive siano essenziali. Sono sicuro che un buon ortodontista possa diagnosticare la maggior parte dei problemi clinicamente, con l’ausilio di radiografie bidimensionali a più bassa dose.
Le discussioni su questo post saranno molto interessanti…
Emeritus Professor of Orthodontics, University of Manchester, UK.