Cosa conosciamo realmente dei trattamenti con allineatori?
Sappiamo se i trattamenti con gli allineatori sono realmente efficaci?
Gli allineatori rappresentano probabilmente una delle più importanti innovazioni in ortodonzia. Con questi è cambiato il modo di fornire le cure ortodontiche, rendendole accessibile a tutte quelle persone che non avrebbero accettato apparecchiature visibili. Per esempio, Invisalign recentemente ha annunciato che ha trattato 5 milioni di persone e sono attualmente in espansione con i negozi Invisalign. Hanno anche recentemente introdotto Invisalign Teen per trattare i bambini.
Pertanto è molto chiaro che gli allineatori sono molto popolari tra gli ortodontisti, i dentisti ed i pazienti.
Personalmente non ho mai usato gli allineatori perchè ho sempre trattato prevalentemente bambini. Ma ho diverse domande. E’ interessante che queste domande siano state sollevate anche da David Turpin in un editoriale dell’ AJO-DDO nel 2005. Egli chiese:
Che tipo di pazienti possono essere trattati con Invisalign? Per pazienti ben selezionati, i risultati sono gli stessi se trattati con Invisalign piuttosto che con apparecchiature fisse? La durata dei trattamenti è la stessa? Cosa ne sappiamo dell’accettazione da parte dei pazienti e del discomfort? Le difficoltà di spazzolamento sono ridotte in maniera significativa con l’uso degli allineatori? E, domanda più importante di tutte, quali sono i limiti dei trattamenti con Invisalign?
Poi continuò affermando
”Per stabilire una solida base a supporto della professione, abbiamo bisogno di un maggior numero di trial clinici ben fatti”.
Cosa è successo da allora?
Ho fatto una ricerca per valutare se dalla pubblicazione dell’editoriale di David siano stati realizzati studi clinici per valutare l’efficacia degli allineatori. Ho esteso la ricerca anche ad eventuali trial in corso su ClinicalTrials.gov. Da qui ho appreso che vi erano 10 trial registrati.
Di questi, 4 erano confronti fra diversi tipi di allineatori e 6 analizzavano gli effetti di diversi metodi usati per accelerare i movimenti dentari. 6 stavano ancora assumendo pazienti, 3 non stavano assumendo pazienti e 3 erano terminati ma non risultavano pubblicati. Di conseguenza non c’è molto materiale per poter rispondere alla domande di David Turpin
Adesso pongo delle domande specifiche, che trovate di seguito, con le relative risposte.
Funziona?
“Deve” funzionare perchè tanti pazienti sono stati trattati da tanti ortodontisti/dentisti. Se non funzionasse, i pazienti non pagherebbero i trattamenti e gli ortodontisti non li fornirebbero.
E’ efficace tanto quanto un trattamento con apparecchiatura fissa?
Non sappiamo
Come si paragona alle apparecchiature linguali?
Non sappiamo
Può essere usato per i bambini?
Non sappiamo
Si possono trattare solo malocclusioni lievi?
Nonostante l’ampio uso degli allineatori, non ho mai visto una raccolta di casi di malocclusioni moderate/severe ben trattate. O forse mi sono perso qualcosa?
Funzione nei casi estrattivi?
Non sappiamo. Ho visto qualche caso clinico, ma si trattava di prime classi molari, che avrebbero potuto allinearsi spontaneamente, più o meno come accade nelle estrazioni seriali.
Bisogna saper fornire trattamenti di compromesso?
Forse?
Riassunto
Riassumendo, è sorprendente come per tale tipo di trattamento, molto diffuso, sia stata fatta molta poca ricerca. Ho visto solo qualche case report, e neanche tanti. Ho visto molti ClinChecks, simili a cartoni animati, ma questi non rappresentano evidenza. Appare come un sistema molto sofisticato che richiede un serrato monitoraggio. Sembra che gli ortodontisti trascorrano molto tempo ad analizzare i ClinChecks.
Per concludere, dobbiamo forse ritenere che non vi è necessità di alcuna evidenza per gli allineatori, dal momento che è ovvio che sono efficaci?
Emeritus Professor of Orthodontics, University of Manchester, UK.