Chi fornisce la migliore informazione ortodontica su internet: i Dentisti o gli specialisti?
Questo post è su un nuovo studio che ha analizzato la qualità dell’informazione ortodontica su internet.
Sappiamo che una notevole quantità dei nostri pazienti trascorre del tempo su internet alla ricerca di informazioni ortodontiche. Se da un lato ciò può essere utile, è importante sapere che non vi è controllo riguardo le informazioni fornite. Ciò significa che vi è potenziale pericolo di cattiva informazione o di affermazioni non verificate fatte sul web. Inoltre, i professionisti dovrebbero essere sicuri che qualsiasi informazione sul proprio sito sia onesta e veritiera. Di conseguenza questo lavoro deve essere considerato attuale ed importante.
Lo studio è stato condotto da un team dell’East London, nel bellissimo Sud dell’Inghilterra
Orthodontic treatment modalities: a qualitative assessment of Internet information
Madahar Arun , Qureshi Usman & Ama Johal
Journal of Orthodontics, 44:2, 82-89, DOI: 10.1080/14653125.2017.1313546
Gli autori hanno deciso di analizzare la qualità, l’accuratezza, la fruibilità e la comprensibilità delle informazioni ortodontiche su internet.
Cosa hanno fatto?
Hanno condotto lo studio in varie fasi.
1- Hanno identificato le parole maggiormente utilizzate dal pubblico per le ricerche ortodontiche.
2- Hanno usato questi termini per identificare 544 siti web.
3- A questo punto, hanno escluso i gruppi di discussione, gli articoli scientifici, etc
4- Ciò ha lasciato gli autori con un campione finale di 119 siti.
5- Nell’ultima fase hanno analizzato i siti web usando 5 strumenti di giudizio validati.
JAMA: These benchmarks about the quality of authorship etc
Questi erano:
Discern: valuta la qualità dell’informazione in relazione alle scelte cliniche.
LIDA: analizza l’accessibilità, la fruibilità e l’attendibilità dei siti.
JAMA: standardizza la qualità degli autori.
HONseal: focalizza l’onestà dell’informazione in area medica.
Flesch Reading score: è la valutazione della comprensibilità.
Cosa hanno trovato?
Hanno analizzato un totale di 119 siti web, ritrovando quanto segue:
– Le parole chiave “cosmetic braces” e “Fixed braces” valevano per il 55% dei siti.
– Le modalità di trattamento che apparivano più frequentemente citate: fissa tradizionale, rimovibile ed Invisalign, quest’ultimo rappresentava il 50% delle “citazioni”.
– Il 71% dei siti era gestito da ortodontisti e dentisti generici.
– Gli ortodontisti specialisti fornivano informazioni sulle opzioni di trattamento più complicate, mentre i dentisti generici fornivano prevalentemente informazioni su opzioni di trattamento più brevi, per esempio i “Sorrisi in Sei Mesi”, gli allineatori Inman ed altri metodi di allineamento.
– Gli ortodontisti specialisti avevano prodotto i siti di più alta qualità per quanto riguarda l’informazione generale, l’accuratezza…I siti dei dentisti generici appartenevano alla categoria con il punteggio più basso.
– I siti con valutazione maggiore non erano correlati con la maggiore qualità
Cosa ne penso?
Questo lavoro ha analizzato una questione importante. Non sono esperto degli strumenti che hanno usato, ma mi sembra siano stati ragionevoli. E’ stato importante che abbiano raccolto ed analizzato i dati in modo sistematico. Non mi risultava molto chiaro l’uso degli strumenti validati, per esempio, non mi è stato molto chiaro come abbiano misurato l’accuratezza delle informazioni..
Ciononostante, penso sia interessante ed importante che siano state riscontrate differenze nella qualità dell’informazione tra i siti degli specialisti e quelli dei dentisti generici. Pensando alle ragioni di tale differenza, mi trovo d’accordo con un suggerimento che proviene dagli stessi autori e cioè che i Dentisti Generici forniscono trattamenti di semplice allineamento, con ridotta evidenza scientifica. Ciò, perciò, riflette la loro qualità ed è una valutazione importante se consideriamo alcune affermazioni fatte per i “trattamenti rapidi”.
Quando ho iniziato a leggere quest’articolo, volevo vedere se alcuni dei siti facevano affermazioni disoneste e non veritiere, che potessero trarre in inganno i pazienti. In questo studio non sono riuscito a trovare tale evidenza. Conosco diversi siti sia di dentisti che di ortodontisti che ho la sensazione siano “a cavallo di questa linea” e ne ho già parlato in altri post. Non posso fare a meno di pensare che questo rappresenti un grande problema da affrontare.
Riassumendo, penso sia un articolo interessante che ci ha fornito un valutazione della qualità dei siti web. E’ stato un buon primo passo nella identificazione di un problema importante per i nostri pazienti.
Emeritus Professor of Orthodontics, University of Manchester, UK.